martedì 1 marzo 2011

TEA TIME: SCONES ALL'UVETTA

Quando ero più giovane non ero una gran lettrice, anzi, non mi piaceva affatto leggere, probabilmente perchè ero rimasta segnata dalla quantità di libri noiosi che mi avevano imposto alle superiori.
Poi durante gli anni da pendolare per Milano, avendo ogni giorno come minimo 4 ore di viaggio (dico come minimo perchè in 4 anni di scioperi, ritardi e guasti vari me ne sono bevuti molti!) ho cominciato a leggere e mi sono appassionata talmente tanto che ora la considero una delle cose più rilassanti che esistono.
In quegli anni ho decisamente recuperato il tempo perso fino ad allora, ho letto veramente tutti i generi. Il primo libro è stato Kitchen di Banana Yoshimoto, per proseguire con la Kinsella, Jane Austin, libri di storia, di viaggi, Chick Lit e persino fumetti.
Poi una mattina una mia collega si presenta in ufficio con "Ritorno a casa" di Rosamunde Pilcher e mi dice "L'ho portato per te, è bellissimo, devi assolutamente leggerlo."
Io ero decisamente scettica, non avevo mai letto libri rosa nel vero senso della parola, mi sembravano polpettoni noiosi e inoltre questo aveva 300-400 pagine, ma mi dispiaceva dire alla mia amica che non lo volevo, così ho ringraziato e l'ho preso.
Devo ammettere che la sorpresa è stata grande, i libri della Pilcher sono tutti ambientati in Cornovaglia, le descrizioni dei paesaggi facevano veramente venire voglia di partire.

Ma cosa centra questo con la ricetta di oggi????
Semplice, i personaggi della Pilcher hanno tutti una cosa in comune: in ogni occasione tirano fuori un bel vassoio di thé e scones caldi!
Leggi una pagina, leggine un'altra, alla fine la curiosità di provare questi famosi scones si è fatta sempre più pressante e ho dovuto cedere alla tentazione...che peccato penserete voi :-))))

In un pomeriggio piovoso, sentendomi in perfetto stile british ho cucinato questi adorabili panetti che sono risultati fantastici perchè sono poco dolci e si accostano alla perfezione con i chicchi di uvetta passa. Una vera squisitezza, soprattutto se abbinati ad una bella tazza di thé fumante.
Io li ho accompagnati con una miscela di thé aromatizzato con grani di pepe rosa, scorzette di arancia e un fantastico profumo di crema di whisky. Il profumo mi ha trasportata in una tea room inglese.

SCONES ALL'UVETTA

225 GR. DI FARINA

2 CUCCHIAI DI LIEVITO

60 GR. DI ZUCCHERO

1 PIZZICO DI SALE

50 GR. DI BURRO NON SALTO, FREDDO E TAGLIATO A CUBETTI

150 ML. DI LATTE

1/4 DI TAZZA DI UVETTA BAGNATA E STRIZZATA

1 UOVO SBATTUTO

Preriscaldare il forno a 220°C. Setacciare la farina in una ciotola grande ed aggingere il lievito. Incorporare il burro impastandolo con le mani finchè il composto non assomiglia a briciole di pane. Aggingere lo zucchero, il sale e l'uvetta. Unire il latte e mescolare fino a che non diventa un impasto omogeneo e morbido.

Posizionare la pasta su una superficie infarinata e impastare brevemente. Stenderla fino a 2,5 cm di spessore. Tagliare gli scones con un agliabiscotti rotondo e disporli su una teglia rivestita di carta da forno. Spennellare gli scones con l'uovo sbattuto prima di infornare.

Infornare per 10-15 minuti fino che non diventano dorati nella parte superiore.

Vi assicuro che è possibile rallegrare una giornata piovosa, basta avere una tazza di buon thé, degli scones fumanti e un libro interessante!

Un bacione e a presto,

Eli

P.S. Questa ricetta l'ho trovata sul nuovo numero di GTWOKITCHEN che potete scaricare gratis qui

7 commenti:

  1. Ummm,sembrano proprio buoni, penso proprio che li provero' presto.
    Grazie.
    Stefy
    http://ilcastelloincantatato.blogspot.com/

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  2. Molto interessante...devono essere deliziosi!
    Buoon pomeriggio...è giusto l'ora del tè
    Mari

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  3. Ciao volevo farti i complimenti per il tuo blog, io sono la tua vicina di banco (alla tua destra) al corso di Marica. ciao Silvia

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  4. Mmmm buoni!!!
    Penso che li farò presto.
    Kiss Enri.

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  5. adoro gli scones! devo provare anche la tua ricetta, forse già questo weekend!
    justyna

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  6. Anche io mi sono appassionata alla lettura alla fine delle superiori.
    E purtroppo la mia prof. era insoddisfatta del suo lavoro.
    Quando spiegava era un computer, e poi correva, correva, correva..
    L'unica cosa che diceva sempre era: "Siamo in ritardo con il programma".
    Ma la passione nello spiegarci gli argomenti era pari a zero.
    Diceva sempre che avrebbe scelto la facoltà di Architetura se solo avesse amato la matematica, e poi ha ripiegato su Lettere.
    E noi ne abbiamo pagato le conseguenze.
    Com'è triste questa storia!
    Non ti voglio annoiare oltre....
    BUONI questi dolcetti!
    CIAO TILLI^_^

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  7. ma sai che ritorno a casa è il mio libro preferito?!è delicato e commovente... anch io da lì mi sono innamorata del tea time e appena posso sforno scones da gustare con un buon tè:-)
    baci chicca

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Grazie per essere passata di qui e avermi lasciato un messaggio!